Per meglio capire la situazione di privilegio in cui ci colloca la disponibilità di energia a basso prezzo è interessante paragonare l’energia consumata dalle macchine che usiamo tutti i giorni con quella che può produrre un essere umano.
Un uomo in buona salute può generare una potenza di circa 800 W per un tempo breve, ad esempio salendo di corsa una rampa di scale, ma in una attività continuativa non riesce a sviluppare una potenza superiore a circa 50 W.
Per tenere acceso un televisore, che richiede una potenza di circa 80 W, sarebbe quindi necessario il lavoro continuativo di una persona e mezzo. Per far funzionare una lavatrice (circa 0,8 kWh per un lavaggio a 60 °C) ci vorrebbe il lavoro di una quindicina persone per un ora. Il motore di un’automobile di media cilindrata, che eroga una potenza di circa 80 kWh, viaggiando a velocità di crociera, compie un lavoro pari a quello di 1.600 persone.
Anche la produzione di cibo richiede molta energia. Per far crescere una mucca (5 quintali) è necessario utilizzare 3.500 litri di petrolio se si considera tutto l’investimento energetico messo in opera in una fattoria, dai fertilizzanti alle macchine; il che significa che ogni chilo di un capo bovino “vale” 70 kWh di energia, ovvero l’equivalente di circa 200 giornate lavorative di 8 ore di una persona.
Ci possiamo permettere questo deficit energetico solo perché il prezzo dell’energia oggi è basso.
In base a calcoli di questo tipo si può stimare che in media ogni cittadino italiano ha perennemente a disposizione circa 30 “schiavi energetici” , un lusso che non si poteva permettere neppure un principe del Rinascimento!!!
Di questi 30 nostri schiavi 12 hanno il compito di far funzionare la lavatrice, la TV, lo stereo, l’aspirapolvere e la lampada abbronzante.
Tutto questo ci può dare una misura di quanta energia consumiamo noi cittadini dei Paesi sviluppati e ci fa capire che, a causa del suo bassissimo costo, l’energia viene usata anche quando non ce ne sarebbe bisogno: viene,cioè, sprecata
Un uomo in buona salute può generare una potenza di circa 800 W per un tempo breve, ad esempio salendo di corsa una rampa di scale, ma in una attività continuativa non riesce a sviluppare una potenza superiore a circa 50 W.
Per tenere acceso un televisore, che richiede una potenza di circa 80 W, sarebbe quindi necessario il lavoro continuativo di una persona e mezzo. Per far funzionare una lavatrice (circa 0,8 kWh per un lavaggio a 60 °C) ci vorrebbe il lavoro di una quindicina persone per un ora. Il motore di un’automobile di media cilindrata, che eroga una potenza di circa 80 kWh, viaggiando a velocità di crociera, compie un lavoro pari a quello di 1.600 persone.
Anche la produzione di cibo richiede molta energia. Per far crescere una mucca (5 quintali) è necessario utilizzare 3.500 litri di petrolio se si considera tutto l’investimento energetico messo in opera in una fattoria, dai fertilizzanti alle macchine; il che significa che ogni chilo di un capo bovino “vale” 70 kWh di energia, ovvero l’equivalente di circa 200 giornate lavorative di 8 ore di una persona.
Ci possiamo permettere questo deficit energetico solo perché il prezzo dell’energia oggi è basso.
In base a calcoli di questo tipo si può stimare che in media ogni cittadino italiano ha perennemente a disposizione circa 30 “schiavi energetici” , un lusso che non si poteva permettere neppure un principe del Rinascimento!!!
Di questi 30 nostri schiavi 12 hanno il compito di far funzionare la lavatrice, la TV, lo stereo, l’aspirapolvere e la lampada abbronzante.
Tutto questo ci può dare una misura di quanta energia consumiamo noi cittadini dei Paesi sviluppati e ci fa capire che, a causa del suo bassissimo costo, l’energia viene usata anche quando non ce ne sarebbe bisogno: viene,cioè, sprecata
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